Esistono purtroppo diversi falsi miti che ruotano intorno al glutine e che hanno portato molte persone, nonostante esse non avessero alcuna diagnosi di patologia glutine-correlata, a eliminarlo dalla propria alimentazione.
In ambito scientifico, sia medici che nutrizionisti, hanno prontamente chiarito numerose volte che non c’è alcuna necessità di eliminare il glutine dalla propria alimentazione, a meno che non ci sia diagnosi di celiachia, gluten sensitivity o allergia al frumento.
In linea generale è infatti fortemente sconsigliato decidere di propria iniziativa di eliminare completamente dalla propria alimentazione categorie specifiche di alimenti (alimenti contenenti glutine compresi) perché questo potrebbe comportare dei seri rischi per la salute.
Eliminare il glutine può favorire il dimagrimento?
Il più diffuso tra i falsi miti vede l’eliminazione del glutine come un supporto nel favorire il dimagrimento: nulla di più falso.
Il glutine non contribuisce in alcun modo a favorire l’aumento ponderale ed eliminare tutti gli alimenti che lo contengono non è la soluzione quando si ha il dimagrimento come obiettivo primario.
La stessa falsa credenza che il “senza” sull’etichetta di un prodotto alimentare sia sinonimo di salutare è infatti errata. Gli alimenti presenti in commercio, appositamente formulati senza glutine, non sono infatti più leggeri o più salutari dei prodotti che lo contengono. Si tratta esclusivamente di “prodotti dietetici speciali” destinati a una categoria di persone che hanno avuto diagnosi di una patologia (celiachia in questo caso) ma non di prodotti che favoriscono il dimagrimento. Provando infatti a mettere a confronto un prodotto di uso comune (come la pasta ad esempio) contenente glutine e la stessa tipologia di prodotto trattato in modo da non contenere glutine, si può facilmente notare come dal punto di vista nutrizionale i due prodotti siano praticamente identici.
Il glutine può causare l’insorgenza di neoplasie?
Anni fa si diffuse la notizia che il glutine potesse essere tra le cause dell’insorgenza di alcune neoplasie, motivo per cui molte persone improvvisamente smisero di assumere alimenti che lo contenevano.
Per fortuna prontamente il WCRF (World Cancer Research Fund) smentì la notizia, assicurando che il consumo di glutine non ha alcun legame diretto con l’insorgenza di tumori nella popolazione generale e che, ad oggi, non esiste alcun dato scientifico che afferma il contrario, motivo per cui non ha alcun senso eliminarlo dalla propria alimentazione a scopo preventivo. Un leggero rischio potrebbe essere presente solo nelle persone celiachie che continuano ad assumere alimenti contenenti glutine ma questo è legato esclusivamente allo status infiammatorio cronico intestinale e ai danni in loco che potrebbero innescarsi.
Falsi miti sul glutine
In linea generale, anche in ambito oncologico e non solo, l’importante resta seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, evitando gli eccessi, senza escludere alimenti specifici, fatta eccezione per alcune condizione patologiche particolari e in ogni caso solo dopo stretta valutazione medica.