Il rischio biologico per i lavoratori che operano nelle aziende alimentari e in particolare in quelle gluten free

Il settore agroalimentare in Italia è uno dei più importanti per l’economia nazionale: oltre 55.000 aziende e circa 300.000 dipendenti, senza contare gli altri 100.000 addetti tra imprenditori e lavoratori a diverso titolo. 

Si tratta di un settore estremamente complesso e articolato, con diverse tipologie di rischi per i lavoratori: dagli infortuni sul lavoro alle malattie professionali, passando per l’esposizione ad agenti chimici e biologici, la movimentazione manuale dei carichi, i movimenti ripetitivi e le cadute.

Rischi e tutele per i lavoratori

Il lavoratore che ha subito un infortunio sul lavoro può presentare una richiesta di indennizzo all’Inail. L’Inail provvederà a valutare la richiesta e, in base alla gravità dell’infortunio, potrà erogare una somma di denaro per indennizzare il lavoratore. Se l’infortunio è stato causato da una malattia professionale, l’Inail può erogare una somma di denaro anche ai familiari del lavoratore.

Naturalmente anche gli agenti biologici, nonostante la loro natura, sono in grado di provocare infezioni, allergie o intossicazioni. La classificazione degli agenti biologici in base al rischio rappresenta un importante strumento per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.

Obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro deve provvedere alla valutazione del rischio biologico per tutte le mansioni soggette. La valutazione del rischio biologico è regolamentata dall’articolo 271 del Testo Unico D.Lgs. 81/08 e s.m.i., e deve contenere tutte le informazioni disponibili relative agli agenti biologici e alle modalità lavorative. 

In relazione ai rischi accertati, il datore di lavoro dovrà adottare tutte le misure protettive e preventive necessarie, impegnandosi a modificarle qualora dovessero variare le condizioni di lavoro.

Microorganismi

I microorganismi patogeni possono essere estremamente pericolosi, soprattutto se si hanno delle attività che espongono a rischio biologico. Infettività, patogenicità e virulenza sono tre fattori che determinano quanto un microrganismo sia pericoloso, e quindi è importante conoscerli bene per poter prevenire eventuali infezioni.

L’industria alimentare è un settore in cui è facile contrarre infezioni. 

La manipolazione di materie prime, alimenti o strumenti potenzialmente contaminati è un rischio biologico che può portare a gravi conseguenze. È importante prendere precauzioni come lavare accuratamente le mani e gli alimenti, e disinfettare gli strumenti prima dell’uso.

Il rischio di esposizione a agenti biologici nocivi è una reale preoccupazione per chi lavora in ambienti in cui questi agenti sono presenti. Se non si è adeguatamente protetti, infatti, si può facilmente andare incontro a gravi problemi di salute. Per minimizzare il rischio di esposizione, è importante che le condizioni di lavoro e le modalità di esecuzione dei lavori non favoriscano un’esposizione efficace, cioè un tempo di contatto o di esposizione sufficiente a provocare l’ingresso del microrganismo nell’ospite con una carica infettante tale da provocare effetti sanitari.

Precauzioni obbligatorie

I lavoratori devono essere messi nelle migliori condizioni possibili, al fine di svolgere le mansioni richieste garantendone salute e incolumità. Per questo, il Testo Unico fornisce alcune misure da adottare: 

  • evitare, laddove possibile, l’impiego di agenti biologici nocivi; 
  • limitare al minimo il numero di lavoratori esposti, o potenzialmente esposti; 
  • progettare in modo adeguato i processi lavorativi, anche attraverso l’uso di dispositivi di sicurezza dedicati; 
  • adottare misure di protezione collettive e individuali; 
  • adottare misure per prevenire e ridurre al minimo la propagazione accidentale di un agente biologico fuori dal luogo di lavoro; 
  • esporre il segnale di rischio biologico e altri segnali di avvertimento appropriati; 
  • definire procedure di emergenza per affrontare gli incidenti.

I lavoratori che manipolano agenti biologici sul luogo di lavoro devono seguire procedure precise per la sicurezza. Devono essere forniti servizi sanitari adeguati, come lavaggi oculari e antisettici per la pelle, e indumenti protettivi. I dispositivi di protezione individuale devono essere controllati, disinfettati e puliti dopo ogni utilizzazione.

Ci sono precauzioni standard che tutti dovremmo seguire per ridurre il rischio di contaminazione da batteri e virus. 

Lavarsi bene le mani, usare guanti e proteggersi la faccia quando si lavora con materiali potenzialmente contaminati è molto importante. 

Inoltre, è importante educare se stessi e gli altri sui rischi di contrarre malattie quando si manipolano alimenti e si eseguono operazioni di pulizia e disinfezione.

Rischio biologico nella produzione degli alimenti senza glutine

Si è recentemente scoperto che il rischio di contaminazione biologica nella produzione di alimenti senza glutine è molto più elevato rispetto agli alimenti contenenti glutine. Questo significa che chi soffre di celiachia deve prestare molta attenzione a ciò che mangia e, se possibile, solo acquistare alimenti senza glutine da fornitori fidati anche perché i danni causati alla salute da un’alimentazione scorretta o dall’ingestione di prodotti contaminati sono, fortunatamente, reversibili solo se si interviene in modo tempestivo. Tuttavia, è importante fare prevenzione e, soprattutto, prestare molta attenzione a ciò che si mangia.

Attenzione alle contaminazioni

Le contaminazioni di solito si presentano sotto forma di tracce della sostanza nel prodotto alimentare, in quantità tali da essere rilevabili solo tramite strumenti adeguati (ppm o ppb).

Le contaminazioni crociate e ambientali sono un serio problema per i celiaci e le loro famiglie. AIC (l’Associazione Italiana Celiachia) fornisce informazioni su come evitare queste contaminazioni e sui limiti di tolleranza al glutine. I celiaci devono essere attenti a tutti gli alimenti che consumano, sia in casa che fuori, e gli operatori alimentari devono adottare pratiche igieniche corrette per evitare la contaminazione degli alimenti.

Il problema delle contaminazioni caratterizza in maniera trasversale la produzione di alimenti, sia nell’industria sia nella ristorazione. Nella preparazione di alimenti le possibili contaminazioni possono essere essenzialmente di tre tipologie: chimica, biologica e fisica. Ad esempio, gran parte delle procedure applicate nella produzione e conservazione degli alimenti sono finalizzate a evitare o comunque ridurre al di sotto di livelli accettabili la contaminazione e proliferazione di microorganismi (contaminazione microbiologica) che possono essere patogeni o comportare comunque una perdita o riduzione delle qualità organolettiche del prodotto alimentare.

La legislazione alimentare europea si basa sull’analisi del rischio per la salute, che tiene conto dei risultati della valutazione del rischio e del principio di precauzione. La gestione del rischio alimentare è importante per la salute pubblica e la sicurezza dei consumatori. La legislazione alimentare europea si propone di garantire che gli alimenti immessi sul mercato siano sicuri e salubri per i consumatori. La legislazione alimentare europea si applica a tutti gli alimenti, compresi quelli importati dall’estero.