Con la sua pagina @unamanusenzaglutine, non smette di condividere la sua esperienza di persona celiaca, sottolineando il ruolo della propria famiglia nel supportarla durante l’adolescenza nella sua battaglia di vivere e affrontare la celiachia. È fortemente impegnata nel raccontare la sua storia sui social media con l’obiettivo di informare e sostenere altre persone che soffrono di celiachia. Insomma la sua è diventata una missione personale dai forti accenti sociali.
Su Instagram con oltre 13 mila follower il suo canale è @unamanusenzaglutine.
Raccontaci la tua storia, quando e come ti sei accorta di essere celiaca?
Ho scoperto di essere celiaca nel 2009. Riguardo al “come” ci sarebbe una lunga storia da raccontare: avevo 14 anni, poca voglia di andare a scuola e qualche mal di pancia di troppo. Ho enfatizzato il tutto, garantendomi il rimanere a casa qualche giorno, ma vincendo anche una sfilza di analisi: è così che ho scoperto la celiachia.
Qualche celiaco nel gruppo o in famiglia?
Nessuno! Infatti, all’inizio non ci pensammo neppure all’ipotesi celiachia. Io ero adolescente, ma ricordo che all’epoca sembrava strano che io fossi un caso isolato. Abbiamo scoperto poi che mia madre è predisposta.
Come nasce l’idea di @unamanusenzaglutine, il tuo impegno, la tua missione, sui social?
Quando ho scoperto di essere celiaca, non conoscevo nessuno che avesse ricevuto la medesima diagnosi. Mi sentivo un pesce fuor d’acqua in tante occasioni. Ti raccontano tutti di avere “un cugino/un amico celiaco” ma poi non lo conosci mai per davvero. E quindi, negli anni universitari ad un certo punto ho pensato: vediamo se c’è qualcuno che vuole parlare con me di celiachia.
Qual è il tuo obiettivo in questa attività di testimonianza?
Grazie all’apertura dei miei canali social ho scoperto che in tanti avevano il mio stesso problema: non sapere con chi parlare di celiachia. È da questa necessità che nasce il mio obiettivo: creare uno spazio di condivisione che ai tempi della mia diagnosi avrei tanto voluto esistesse.
Pensi che le persone siano realmente informate sulla differenza tra celiachia e intolleranza al glutine?
No, assolutamente. Spesso sono gli stessi intolleranti o celiaci a creare confusione.
Capita infatti che gli intolleranti si definiscano celiaci per semplificare e viceversa.
Purtroppo però le differenze sono sostanziali: la celiachia richiede attenzione alla contaminazione e, soprattutto, è per sempre.
Quanto conta per un celiaco l’informazione corretta e la formazione più specifica per gli operatori del settore?
È fondamentale. Mi piacerebbe che la formazione riguardo le esigenze alimentari fosse sempre garantita per chi opera nel settore della ristorazione.
Come scegli un ristorante se ti trovi in viaggio?
Per rispondere a questa domanda, ho bisogno prima di accennare ad un concetto che ritengo molto importante: non scelgo mai la meta del mio viaggio in base alla celiachia. Quindi, solo una volta definita la meta, mi attivo come posso: cerco su Google i ristoranti così da stilare una lista che tenga conto anche della distanza dai miei punti di interesse. In fase di prenotazione cerco sempre di verificare l’effettiva preparazione del personale, ponendo domande relative -ad esempio- alla possibilità di contaminazione. Un consiglio che mi sento di dare è sempre di visitare i supermercati delle località in cui siamo in vacanza: si trovano spesso prodotti di forni artigianali della zona visitata oppure, nel caso di località estere, prodotti da non perdere in quanto differenti dai nostri!
Ovviamente missione di @unamanusenzaglutine non si ferma, quali sono i tuoi progetti, come ti vedi tra dieci anni?
È proprio il caso di dirlo … mi vedo celiaca. Lei sarà con me per sempre e di sicuro io non mi stancherò mai di raccontarla. I progetti in cantiere sono tanti e giorno dopo giorno realizzo di poter fare tanto per chi condivide con me questa diagnosi.
Ad esempio, ho una casa vacanze a Lecce, nella mia città, in cui la welcome box contiene solo prodotti gluten free, per tutti. È stato molto apprezzato, è un modo per non sentirsi soli, è inaspettato.
Non solo, sono anche CEO di un’agenzia di organizzazione eventi. Ho già organizzato dei piccoli incontri tra celiaci della mia città. In un futuro prossimo, me li immagino sempre più grandi. Magari un tour!
Mai mettere limite ai sogni. Ne sono convinta: sono le piccole cose a creare le grandi.
INSTAGRAM @unamanusenzaglutine: https://www.instagram.com/unamanusenzaglutine/